Cosa sono gli EM
Batteri, lieviti, funghi, alghe, muffe, e molto altro ancora. Definire in modo semplice cosa sono i Microrganismi Effettivi non è facile, ma sicuramente è molto più importante specificare la grande azione benefica che hanno per la salute del nostro ecosistema.
Se applicati correttamente, l’utilizzo dei Microgranismi effettivi migliora in modo efficace l’ambiente microbiologico, favorendo processi naturali come la fermentazione utile (ossia la maturazione) invece della putrefazione, decomponendo molecole complesse e generando al contempo prodotti metabolici come antibiotici, enzimi e sostanze antiossidanti. Questo perché la collezione di Microrganismi a cura del dottor Higa, presenta unicamente Microrganismi effettivi rigeneranti dall’azione benefica.
Cosa sono gli EM
Una raccolta di 81 specie differenti di microrganismi, non modificati geneticamente, naturali al 100% e che aiutano a purificare il nostro Pianeta.
Batteri, lieviti, funghi, alghe, muffe, e molto altro ancora. Definire in modo semplice cosa sono i Microrganismi Effettivi non è facile, ma sicuramente è molto più importante specificare la grande azione benefica che hanno per la salute del nostro ecosistema.
Se applicati correttamente, l’utilizzo dei Microgranismi effettivi migliora in modo efficace l’ambiente microbiologico, favorendo processi naturali come la fermentazione utile (ossia la maturazione) invece della putrefazione, decomponendo molecole complesse e generando al contempo prodotti metabolici come antibiotici, enzimi e sostanze antiossidanti. Questo perché la collezione di Microrganismi a cura del dottor Higa, presenta unicamente Microrganismi effettivi rigeneranti dall’azione benefica.
Come utilizzare i Microrganismi Effettivi
Come utilizzare i Microrganismi Effettivi
Le ricerche sui Microrganismi Effettivi, in un primo periodo, si sono concentrate nell’ambito dell’agricoltura. Ma considerare i Microrganismi utili solamente in campo agricolo, è davvero riduttivo. Grazie all’avanzare della tecnologia e della ricerca effettuata dal professor Higa e dalla EMRO, sono stati scoperti numerosi ambiti in cui l’utilizzo di queste particelle ha datto risultati eccellenti.
Microrganismi Rigenerativi e Degenerativi
batteri lattici (LAB) sono un gruppo di batteri che producono acido lattico come risultato principale del processo di fermentazione dei carboidrati. A seconda della specie batterica e del metabolismo, variano solo leggermente i prodotti metabolici.
I lieviti sono un gruppo di funghi, sono eterotrofi, unicellulari con cellule eucariote dotati di una parete in chitina e una membrana cellulare che di fatto, pur essendo unicellulari, li fa appartenere al regno dei funghi.
La loro forma può essere sferica, allungata o ellittica. Alcuni lieviti si possono riprodurre solo in modo asessuato, per gemmazione, blastogonia o per scissione.
I batteri Fotosintetici hanno diversi pigmenti per fare la fotosintesi come la clorofilla a, la batterioclorofilla a, le ficobiline e altri pigmenti accessori. Ci sono organismi che possiedono un solo fotosistema, altri che ne hanno due come le piante.
Secondo il Principio di Prevalenza esistono 3 diversi tipi di microrganismi, che si occupano di svolgere processi diversi tra loro in un ecosistema, ma che sono in grado di influenzarsi a vicenda. Per il prof. Higa, nel mondo ci sono due grandi forze in contrapposizione: quella rigenerativa e quella degenerativa.
Alla base della rigenerazione ci sono i processi di fermentazione, con il ruolo di produrre sostanze antiossidanti per mantenere e rigenerare la vita. Al contrario, distruzione, decomposizione e putrefazione aiutano le forze degenerative, che con processi ossidativi producono radicali liberi, responsabili di malattie e dell’invecchiamento.
Questo concetto delle due forze contrapposte è fondamentale da comprendere. Come spiega nella sua tesi il prof. Higa, queste forze e energie vengono gestite dai microrganismi, che colonizzano il suolo, le acque e l’aria. Nonostante i microrganismi rigenerativi e quelli degenerativi rappresentino solo circa il 15% del totale, sono quelli che hanno maggiore influenza sull’ecosistema.
Possiamo suddividere questi microrganismi in tre categorie:
- Rigenerativi, costruttivi, fermentativi
- Degenerativi, distruttivi
- Neutri
Microrganismi Rigenerativi e Degenerativi
batteri lattici (LAB) sono un gruppo di batteri che producono acido lattico come risultato principale del processo di fermentazione dei carboidrati. A seconda della specie batterica e del metabolismo, variano solo leggermente i prodotti metabolici.
I lieviti sono un gruppo di funghi, sono eterotrofi, unicellulari con cellule eucariote dotati di una parete in chitina e una membrana cellulare che di fatto, pur essendo unicellulari, li fa appartenere al regno dei funghi.
La loro forma può essere sferica, allungata o ellittica. Alcuni lieviti si possono riprodurre solo in modo asessuato, per gemmazione, blastogonia o per scissione.
I batteri Fotosintetici hanno diversi pigmenti per fare la fotosintesi come la clorofilla a, la batterioclorofilla a, le ficobiline e altri pigmenti accessori. Ci sono organismi che possiedono un solo fotosistema, altri che ne hanno due come le piante.
Secondo il Principio di Prevalenza esistono 3 diversi tipi di microrganismi, che si occupano di svolgere processi diversi tra loro in un ecosistema, ma che sono in grado di influenzarsi a vicenda. Per il prof. Higa, nel mondo ci sono due grandi forze in contrapposizione: quella rigenerativa e quella degenerativa.
Alla base della rigenerazione ci sono i processi di fermentazione, con il ruolo di produrre sostanze antiossidanti per mantenere e rigenerare la vita. Al contrario, distruzione, decomposizione e putrefazione aiutano le forze degenerative, che con processi ossidativi producono radicali liberi, responsabili di malattie e dell’invecchiamento.
Questo concetto delle due forze contrapposte è fondamentale da comprendere. Come spiega nella sua tesi il prof. Higa, queste forze e energie vengono gestite dai microrganismi, che colonizzano il suolo, le acque e l’aria. Nonostante i microrganismi rigenerativi e quelli degenerativi rappresentino solo circa il 15% del totale, sono quelli che hanno maggiore influenza sull’ecosistema.
Possiamo suddividere questi microrganismi in tre categorie:
- Rigenerativi, costruttivi, fermentativi
- Degenerativi, distruttivi
- Neutri
Chimica
degli EM
IL PRINCIPIO DELLA FERMENTAZIONE:
Nella decomposizione anaerobica possiamo distinguere fermentazione dannosa (putrefazione) e fermentazione utile (decomposizione salutare).
FERMENTAZIONE UTILE:
Nel caso di fermentazione utile o benefica, il prodotto ottenuto dalle reazioni dei microrganismi viene arricchito di sostanze importanti a livello nutrizionale, come vitamine, enzimi, ormoni, antibiotici naturali e antiossidanti. Un esempio di cibi di questo genere sono i crauti.
FERMENTAZIONE DANNOSA:
Alcuni Microrganismi svolgono solo un’incompleta azione di decomposizione di sostanze proteiche: in questo caso parliamo di putrefazione, fenomeno con cui vengono rilasciate sostanze metaboliche maleodoranti (come il classico odore di marcio) e talvolta tossiche, come per esempio l’ammoniaca, il metano, indoli, mercaptani e solfuri di idrogeno.
Altro aspetto negativo della putrefazione, è quello di favorire la diffusione di insetti dannosi e microbi patogeni.
OSSIDAZIONE E RIDUZIONE:
Altri due termini molto importanti da comprendere quando parliamo di chimica nei Microgranismi, sono i concetti di Ossidazione e riduzione. Con ossidazione intendiamo la decomposizione mediante eliminazione di elettroni, e con la quale una specie chimica ossidante prende degli elettroni da una specie chimica riducente (che perciò perde elettroni).
La sostanza ossidante ruba elettroni alla sostanza che viene ossidata, diminuendone l’energia e danneggiandola. Un tipico esempio di ossidazione è l’arrugginimento del ferro.
Durante una riduzione succede l’opposto: la sostanza riducente è quella che cede elettroni ad una sostanza definita ridotta, e come effetto aumenterà il livello di energia.
Ossidazione e riduzione sono molto importanti per capire il concetto di ossidoriduzione, una reazione unica in cui avvengono simultaneamente questi due fenomeni. Le reazioni di ossidoriduzione sono frequenti nel metabolismo di uomini, animali e piante e possono avvenire non solo in ambito aerobico ma anche anaerobico.
Questi processi contribuiscono a generare i cosidetti radicali liberi, o le sostanze antiossidanti. I radicali liberi vengono generati nelle reazioni radicaliche, tipiche ad esempio della radioattività, della diossina o, in percentuale minore, di alcuni batteri della putrefazione.
Chimica
degli EM
IL PRINCIPIO DELLA FERMENTAZIONE:
Nella decomposizione anaerobica possiamo distinguere fermentazione dannosa (putrefazione) e fermentazione utile (decomposizione salutare).
FERMENTAZIONE UTILE:
Nel caso di fermentazione utile o benefica, il prodotto ottenuto dalle reazioni dei microrganismi viene arricchito di sostanze importanti a livello nutrizionale, come vitamine, enzimi, ormoni, antibiotici naturali e antiossidanti. Un esempio di cibi di questo genere sono i crauti.
FERMENTAZIONE DANNOSA:
Alcuni Microrganismi svolgono solo un’incompleta azione di decomposizione di sostanze proteiche: in questo caso parliamo di putrefazione, fenomeno con cui vengono rilasciate sostanze metaboliche maleodoranti (come il classico odore di marcio) e talvolta tossiche, come per esempio l’ammoniaca, il metano, indoli, mercaptani e solfuri di idrogeno.
Altro aspetto negativo della putrefazione, è quello di favorire la diffusione di insetti dannosi e microbi patogeni.
OSSIDAZIONE E RIDUZIONE:
Altri due termini molto importanti da comprendere quando parliamo di chimica nei Microgranismi, sono i concetti di Ossidazione e riduzione. Con ossidazione intendiamo la decomposizione mediante eliminazione di elettroni, e con la quale una specie chimica ossidante prende degli elettroni da una specie chimica riducente (che perciò perde elettroni).
La sostanza ossidante ruba elettroni alla sostanza che viene ossidata, diminuendone l’energia e danneggiandola. Un tipico esempio di ossidazione è l’arrugginimento del ferro.
Durante una riduzione succede l’opposto: la sostanza riducente è quella che cede elettroni ad una sostanza definita ridotta, e come effetto aumenterà il livello di energia.
Ossidazione e riduzione sono molto importanti per capire il concetto di ossidoriduzione, una reazione unica in cui avvengono simultaneamente questi due fenomeni. Le reazioni di ossidoriduzione sono frequenti nel metabolismo di uomini, animali e piante e possono avvenire non solo in ambito aerobico ma anche anaerobico.
Questi processi contribuiscono a generare i cosidetti radicali liberi, o le sostanze antiossidanti. I radicali liberi vengono generati nelle reazioni radicaliche, tipiche ad esempio della radioattività, della diossina o, in percentuale minore, di alcuni batteri della putrefazione.