La vendemmia, un momento magico
Questo momento è pura magia. I grappoli già formati continuano a svilupparsi e a prendere colore, che nelle uve bianche passa dal verde intenso a diverse tonalità di giallo, mentre le uve rosse diventano rosa e si scuriscono fino a raggiungere i loro colori caratteristici.
Quando arriva il momento della vendemmia il più emozionante dell’anno, ogni cantina decide come effettuare la vendemmia. Alcune lo fanno manualmente, altre in modo meccanizzato. Alcune vendemmiano di notte, altre di giorno. Alcune cercano diversi livelli di maturazione delle uve, quindi vendemmiano in più fasi, nello stesso vigneto o in vigneti diversi. Altri lo fanno seguendo il calendario lunare che regola la biodinamica…
La vendemmia meccanica è spesso per la vite un’operazione traumatica. Dopo il passaggio della vendemmiatrice si assiste ad un progressivo disseccamento delle parti più esposte delle piante, con una conseguente perdita di efficienza fotosintetica. Tale situazione di stress è dovuta a traumi e ferite nonché alla presenza sulle foglie di sostanze zuccherine, derivanti dal succo degli acini che si deposita durante le operazioni di raccolta dei grappoli.
Il post vendemmia
La vite nelle fasi post vendemmia inizia un processo di ricostituzione delle riserve spese durante il ciclo produttivo e inizia a prepararsi per la stasi invernale, approntando tutto ciò che servirà per la ripresa vegetativa nella primavera successiva. L’accumulo delle riserve è fondamentale in questa fase del ciclo colturale per garantire una corretta differenziazione delle gemme e un’adeguata preparazione ai freddi invernali. L’obiettivo è quindi quello di mantenere elevata il più a lungo possibile l’efficienza fotosintetica della pianta, in modo da incrementare l’accumulo di sostanze nutritive, portando ad una completa maturazione tronco e tralci.
I nostro suggerimento in questa fase e per risolvere queste problematiche è l’applicazione abbinata, nell’immediato post vendemmia, di VITALSUN X33 + ZEOLITE Il primo dei due prodotti ha il compito di stimolare le difese della vite ed aumentare le resistenze contro l’ingresso di patogeni, che potrebbe essere facilitato dalle ferite provocate dalla vendemmia meccanica. Inoltre, grazie agli elementi nutritivi di cui è dotato, consente di preservare l’attività fogliare ed evitare un eccessivo deperimento delle foglie.
Questa pratica è conosciuta come “il lavaggio della vite”
I microrganismi effettivi vanno a mangiare tutto il residuo zuccherino lasciato sulle foglie garantendo una perfetta pulizia della vegetazione. Si evita così che il succo zuccherino dell’uva, che imbratta la vegetazione a causa della rottura di alcuni acini durante la vendemmia, possa favorire la comparsa di fumaggini o renda complessa la traspirazione della vegetazione e la funzionalità delle foglie. Grazie alle sue componenti organiche ad azione fitostimolante, svolge inoltre una spiccata azione anti-stress, permettendo una rapida ripresa della piena funzionalità delle piante. La zeolite fa da schermatura creando una pellicola protettrice in superficie.
Noi di Emagea proponiamo sempre questa pratica, sia con la vendemmia meccanica che con la vendemmia fatta a mano, perché utilizzare i microrganismi su una ferita aperta è la cosa più utile che si possa fare alla pianta. Ricoprire la ferita con microrganismi rigenerativi lascia poco o nessun spazio ai patogeni.