La soluzione è vecchia e sporca, tutta sotto i nostri piedi.
Parla di cambiamento climatico ribaltando la prospettiva, “Kiss the ground”, il nuovo documentario (anche su Netflix) al quale ha prestato la voce l’attore e attivista Woody Harrelson.
La storia, per una volta, non è infatti solamente quella della catastrofe ambientale imminente quanto piuttosto quella di una:
“soluzione semplice per curare il nostro Pianeta”
Ovvero, prenderci cura del suolo.
Attraverso le voci di scienziati, agricoltori e attivisti (tra i quali volti dello star system come Ian Somerhalder, Patricia e David Arquette e la modella Gisele Bündchen, tra i produttori esecutivi del film) “Kiss the ground” fa il punto su quella che gli studiosi chiamano “soil solution”.
La “soil solution” (soluzione del suolo)
“I combustibili fossili non sono affatto l’unica cosa che sta causando il cambiamento climatico. Quando distruggiamo il suolo, rilasciamo anidride carbonica nell’atmosfera.”
Viene spiegato chiaramente nel documentario.
Ma così come agricoltura e allevamento intensivo possono essere considerate tra le cause principali del riscaldamento globale collegato all’aumento di anidride carbonica in atmosfera, allo stesso modo è proprio lì, nel terreno sotto i nostri piedi e in forme di agricoltura rigenerativa, che si può trovare una grossa parte della soluzione al problema.
La tesi alla base della soil solution è che l’eccesso di anidride carbonica nell’aria può essere limitato, attraverso la fotosintesi clorofilliana, dal suo assorbimento da parte delle piante, che a loro volta possono arricchire di carbonio il suolo che ne ha bisogno (con notevoli vantaggi anche per la qualità del nostro cibo e, di conseguenza, per la nostra salute).
Non solo: catturando il carbonio dall’atmosfera, il suolo aumenta la sua capacità di assorbimento dell’acqua andando a contrastare fenomeni estremi come inondazioni e siccità.
Ecco perché “la nuova storia del clima” può essere scritta attraverso parole come diversificazione delle colture, compostaggio, rimboschimento e, ovviamente, allevamenti non intensivi e moderato consumo di carne, fino – è il messaggio di speranza che lancia “Kiss the ground” – a invertire il trend del riscaldamento globale nel giro di 30 anni.
(Fonte: libero riadattamento da vegolosi.it, kisstheground.r36.it)