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microbiota, alimentazione e cibi fermentati#2 microbiota e obesita'

Numerosi studi scientifici hanno suggerito l'esistenza di una relazione tra microbiota e obesità, anche se la natura precisa di questa correlazione e i meccanismi sottostanti sono ancora oggetto di ricerca e dibattito. Tuttavia, alcune evidenze indicano che un microbiota alterato potrebbe influenzare l'accumulo di peso e l'insorgenza dell'obesità.
Correlazione microbiota e obesità

MICROBIOTA E OBESITÀ:

L’ obesità e il sovrappeso sono condizioni caratterizzate da un accumulo di tessuto adiposo che condiziona negativamente lo stato di salute di un individuo. Sono, inoltre, fattori predisponenti lo sviluppo di disturbi di natura cardiometabolica

Soggetti obesi presentano a livello di Microbiota un aumento rapporto Firmicutes/Bacteroidetes

Studio finlandese: 25 bambini seguiti dalla nascita obesi a 6 anni presentavano un microbiota diverso da quello di bambini normopeso (che presentavano una maggiore quantità di bifidobatteri).

Studio osservazionale su donne in gravidanza scelte considerando parametri come condizioni e abitudini di vita i lori bambini ai 6-7 anni di età con rilievo misure antropomentriche e esame di campioni fecali. Lo studio ha evidenziato che la qualità microbiota era correlata al peso corporeo con presenza in bambini normopeso di specie in grado di favorire il mantenimento delle funzioni di barriera e nella modulazione del senso di fame/sazietà.

Il microbiota a 2 anni è predittivo di una possibile obesità in età adolescenziale.

La composizione del microbiota influenza il peso corporeo attraverso meccanismi che coinvolgono il metabolismo e, quindi, l’eccessivo deposito di energia nell’organismo, aumento dell’adipogenesi, soppressione di geni collegati al sovrappeso e all’obesità e a condizioni che favoriscono uno stato infiammatorio promotore della condizione di insulino resistenza.

dieta mediterranea per un microbiota equilibrato

MICROBIOTA, DIETA E CONTROLLO DEL PESO:

Dieta mediterranea: verdura, frutta, cereali integrali, legumi olio extravergine di oliva, pesce, ridotte altre proteine animali e limitato consumo di carboidrati raffinati, zuccheri e grassi idrogenati. I vegetali presenti in tale regime alimentare sono ricchi di composti polifenolici e fibre.

– Polifenoli: frutti di bosco, agrumi, uva, mele, cacao, ciliegie, olio oliva spremuto a freddo, brassicacee, pomodori; ad azione antiossidante, promuovono il mantenimento della funzionalità cardiovascolare e agiscono favorevolmente sul metabolismo riducendo lo stoccaggio di grasso nelle cellule.

– Proantocianidine: classe di polifenoli presenti in frutti rossi (mirtillo rosso), melograno, mele, uva, fragole, cacao, mandorle, cannella, te verde (epigallocatechinagallato) possiedono proprietà antinfiammatorie, immunomodulatorie, antitumorali, antiossidanti, cardioprotettive antitrombotiche. Inoltre promuovono il controllo del peso corporeo con minori percentuali di grasso corporeo mediante il una diminuzione della lipogenesi e un aumento della lipolisi e della beta-ossidazione.

– Resveratrolo: presente in frutti di colore viola e rosso come uva, mirtilli, frutti di bosco. Possiede azione antiossidante, antinfiammatoria, potenzialmente cardioprotettivo, antitumorali e fitoestrogeniche. Inoltre è in grado di ridurre la proliferazione degli adipociti e la lipogenesi con aumento della lipolisi e della beta-ossidazione.

– Fibre solubili: effetto prebiotico, favoriscono il transito intestinale e l’eliminazione di tossine dallo stesso, modulano l’assorbimento di zuccheri e grassi, conferiscono senso di sazietà

rallentando lo svuotamento gastrico, contribuiscono a controllare i livelli di colesterolo e di glucosio nel sangue.

– Fibre insolubili: migliorano il transito intestinale limitando il contatto di tossine e prodotti di scarto con la mucosa intestinale.

Minore aderenza alla dieta mediterranea e maggiore consumo di proteine animali determinano un aumento del rapporto Firmicutes/Bacteroidetes associato ad obesità.

Dieta ricca di fibre solubili e insolubili ha effetto prebiotico attraverso il metabolismo batterico con produzione di SCFAs con effetti trofici e protettivi a livello intestinale e mirati al controllo del peso corporeo.

Dieta mediterranea ricca in polifenoli manifesta effetti protettivi sul microbiota che è in grado, a sua volta, di rendere maggiormente biodisponibili questa famiglia di antiossidanti aumentandone l’efficacia.

L’assunzione di fibre fermentabili riduce l’adiposità viscerale e i parametri associati alla sindrome metabolica grazie all’effetto del metabolismo microbico intestinale.

Studio: una dieta ricca di grassi determina disbiosi, ridotta proliferazione di enterociti, infiammazione e sindrome metabolica. Se la dieta viene arricchita di inulina si osserva un riequilibrio a livello di microbiota, riduzione dell’adiposità, riduzione dei trigliceridi e colesterolo, controllo della glicemia e diminuzione dei parametri legati alla sindrome metabolica. Ciò dimostra che l’effetto dell’inulina sull’adiposità e sul controllo del peso corporeo è mediato dal microbiota.

Dieta mediterranea, vegana e vegetariana sono ricche di fibre e polifenoli. Studi evidenziano che molti polifenoli, tra cui le catechine contenute nel tè verde e gli antociani presenti in molte varietà di frutta e verdure, favoriscono l’equilibrio a livello di microbiota umano, oltre ad essere protettivi a livello metabolico e cardiovascolare; tali effetti sono mediati dall’azione del microbiota intestinale attraverso il metabolismo dei polifenoli stessi tali da renderli più biodisponibili (come per i polifenoli del tè verde).

Uno studio ha valutato l’effetto di un estratto di semi d’uva ricco in proantocianidine sui parametri dell’obesità indotta da una dieta ricca di grassi. La riduzione dell’infiammazione e della massa grassa è legata all’effetto dei polifenoli contenuti nell’estratto mediante l’azione del microbiota. Infatti l’eliminazione del microbiota con trattamento antibiotico annulla l’effetto dell’estratto.

Bibliografia: Semenzato Paola, tesi di laurea in Scienze della Nutrizione Umana: Microbiota e Obesità.

Proantocianidine: classe di polifenoli presenti in frutti rossi

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