L’allarme lanciato dagli ultimi studi sui cibi contaminati
I segnali che arrivano dalle ultimi analisi per la tutela ambientale non sono positivi, e nonostante negli ultimi anni questo tema sia sempre stato in primo piano, non sembra ci sia stata ancora un inversione di tendenza verso il green come ci si sarebbe aspettato.
In modo particolare, tra i protagonisti sotto accusa troviamo l’uso dei Pesticidi con una composizione chimica estremamente dannosa, che spesso hanno causato contaminazioni molto gravi nel nostro ambiente, e di conseguenza, nei cibi che portiamo a tavola.
Di seguito, vi forniamo i dati più interessanti (e ahimè più preoccupanti) degli ultimi mesi per quanto riguarda la contaminazione dei cibi e dell’ambiente a causa dei pesticidi.
Rapporto nazionale pesticidi nelle acque del 2018 – Ispra
Uno dei segnali più allarmanti sull’uso dei Pesticidi arriva dall’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Nell’analisi “Rapporto nazionale pesticidi nelle acque del 2018” balza subito all’occhio l’aumento del livello di contaminazione ambientale, che ha superato il livello di guarda nel 25% dei siti presi in esame, un dato purtroppo in crescita.
Le zone più critiche da questo punto di vista sono quelle in cui si è sviluppata un’agricoltura intensiva, come ad esempio nella pianura padano-veneta, ma segnali pericolosi giungono anche da Emilia Romagna e Toscana.
Chi soffre di più? Sicuramente laghi e fiumi, ma non solo: se le nostre acque risultano contaminate da ben 259 sostanze diverse, è perché in agricoltura si effettua un utilizzo ancora troppo massiccio dei prodotti chimici. E seppur portando ad una agricoltura che produce tanto in termini di quantità, il rischio è l’abbassamento della qualità e di ritrovarsi cibi contaminati sulle nostre tavole.
I cibi più contaminati: ecco quali sono
L’istituto americano no profit EWG (Environmental Working Group) da sempre attento alle tematiche ambientali, ha pubblicato uno studio dettagliato sui prodotti agricoli più contaminati e quelli più “puliti”
I prodotti più puliti risultano essere:
Avocado, Mais Dolce, Ananas, Cavoli, Piselli dolci, Cipolle, Asparagi, Mango, Papaya, Kiwi, Melanzane, Pompelmi, Meloni, Cavolfiori, Patate dolci.
I prodotti più contaminati invece sono:
Mele, Pesche, Fragole, Uva, Sedano, Spinaci, Peperoni, Cocomeri, Pomodorini, Patate, Peperoncini, Cavoli.
E’ bene comunque ricordare che queste analisi dell’EWG riguardano principalmente il mercato Statunitense, ma sicuramente molti aspetti sono simili e riscontrabili anche in Italia ed in Europa, sia nei prodotti coltivati localmente che in quelli importati.
Pasta Contaminata in Italia: e i risultati dei test
Negli ultimi giorni inoltre ha fatto scalpore il servizio realizzato dalla trasmissione televisiva Striscia La Notizia sulla pasta contaminata presente nei nostri mercati. Nella puntata, sono stati analizzati 23 pacchi di pasta italiana, con risultati non propriamente incoraggianti.
Eccellente:
De Cecco: voto 9,8
De Cecco integrale: voto 9,6
Voiello 100% grano aureo: voto 9,5
La Molisana: voto 9,5
Rummo: voto 9,1
Ottimo:
Alce Nero Bio: voto 9
Garofalo integrale: voto 8,9
Rummo Bio integrale: voto 8,9
De Cecco Bio: voto 8,8
Coop Bio: voto 8,7
Buitoni: voto 8,7
Buono:
Barilla Bio: voto 7,5
Medio:
Barilla 5 cereali: voto 6,9
Garofalo: voto 6,7
Esselunga: voto 6,5
Granoro: voto 6,1
Divella: voto 6,3
Barilla: voto 6,4
Coop: voto 6,2
La Molisana integrale: voto 6
Scarso:
Combino (supermercati Lidl): voto 3,5
Del Verde: voto 4,5
Tre Mulini (supermercati Eurospin): voto 3